Esaltatori di sapidità negli alimenti: cosa sono, numeri E ed effetti sulla salute

Gli esaltatori di sapidità sono additivi aggiunti agli alimenti per intensificarne il sapore e/o l’aroma, sia amplificando un gusto specifico sia migliorando la percezione complessiva delle caratteristiche aromatiche. Tuttavia, di per se, non conferiscono all’alimento alcun sapore o odore.[1][2]

Come gli altri additivi alimentari sono identificati, oltre che dal proprio nome, anche dal sistema di numerazione E, dove “E” sta per Europa, con il quale sono numerati da E620 al E650.[3]

Quasi tutti gli esaltatori di sapidità la cui utilizzazione è consentita nella Unione Europea appartengono a tre categorie o classi: i glutammati, gli inositati e i guanilati. Tra questi, quelli più comunemente utilizzati sono il glutammato monosodico (E621), l’inosinato disodico (E631) e il guanilato disodico (E627).[4]

Sulla base delle evidenze scientifiche attualmente disponibili, gli esaltatori di sapidità, se utilizzati nel rispetto delle linee guida, non rappresentano un rischio per la salute.[5][6]

Indice

Glutammati

I glutammati comprendono l’acido glutammico (E620), uno degli aminoacidi costituenti le proteine, e i suoi sali di sodio, potassio, calcio, e ammonio. Queste molecole esaltano il sapore detto umami, uno dei cinque sapori fondamentali che noi riusciamo a percepire, assieme a salato, dolce, amaro, acido. L’umami è simile al sapore del brodo di carne.[7][8]
Sono numerati da E620 a E625.
Formule di struttura di alcuni esaltatori di sapidità, tra cui glutammato monosodico, guanilato disodico e inosinato disodico.Il glutammato monosodico o sale di sodio dell’acido L-glutammico è stato il primo tra gli esaltatori di sapidità a essere utilizzato industrialmente, e, tra i glutammati, è il più utilizzato. E’ aggiunto in alimenti nei quali il sapore di carne, proprio per la loro composizione, risulta scarso; esempi sono le zuppe, gli snack salati e le salse. Nelle etichette è indicato anche come glutammato di sodio, acido glutammico monoidrato, vetsin, Ajinomoto e L-glutammato monosodico.[2][9]

Inosinati

Gli inosinati, ossia l’inosina monofosfato (IMP) o acido inosinico (E630), che è uno dei quattro nucleotidi costituenti sia il DNA che l’RNA, e i suoi sali di sodio, potassio e calcio, sono esaltatori di sapidità che agiscono intensificando il sapore umami.[4]
Sono circa 10 volte più potenti dei glutammati, e sono numerati da E630 a E633.
Tra gli inosinati il più utilizzato è l’inosinato disodico, spesso aggiunto agli alimenti con il guanilato disodico, una miscela conosciuta come 5′-ribonucleotidi di sodio (E635).[7][8][10]

Guanilati

I guanilati includono la guanosina monofosfato (GMP) o acido guanilico (E626), uno dei nucleotidi costituenti sia l’RNA che il DNA, e i suoi sali di calcio, potassio e sodio. A differenza dei glutammati e inosinati, i guanilati sono esaltatori di sapidità che non hanno il gusto umami, ma sono in grado di aumentare fortemente molti altri sapori.[4]
Sono numeri da E626 a E629.[10]
Il guanilato disodico è il guanilato più utilizzato. Essendo abbastanza costoso, viene in genere utilizzato in combinazione con il glutammato monosodico o con l’inosinato disodico.[7][8]

Esempi di esaltatori di sapidità

Di seguito una rassegna degli esaltatori di sapidità inclusi nell’elenco degli additivi alimentari la cui utilizzazione è stata consentita nella Comunità Europea in base al regolamento 1129/2011 della Commissione Europea pubblicato l’11 novembre 2011. Questo elenco è una modifica dell’allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento Europeo, ed è stato a sua volta modificato nel 2013.[1]

Esempi di esaltatori di sapidità, dei loro numeri E, raggruppati per classe chimica
Numero E Classe di additivi e derivati
Glutammati
E620 Acido glutammico
E621 Glutammato monosodico
E622 Glutammato monopotassico
E623 Diglutammato di calcio
E624 Glutammato monoammonico
E625 Diglutammato di magnesio
Guanilati
E626 Acido guanilico
E627 Guanilato disodico
E628 Guanilato dipotassico
E629 Guanilato di calcio
Inosinati
E630 Acido inosinico
E631 Inosinato disodico
E632 Inosinato dipotassico
E633 Inosinato di calcio
Altri composti
E634 5′-ribonucleotidi di calcio
E635 5′-ribonucleotidi di sodio
E640 Glicina e il suo sale di sodio
E650 Acetato di zinco

Effetti sulla salute

Per molti anni si è pensato che il glutammato monosodico causasse reazioni allergiche e intolleranze alimentari, spesso definite “sindrome del ristorante cinese”. Tuttavia, la comunità scientifica, sulla base di numerosissimi studi, ha stabilito che il suo utilizzo, nelle quantità consentite dalle specifiche linee guida, non comporta rischi per la salute, anche dei bambini.[10][11]

Per quanto riguarda gli inosinati e guanilati, sebbene la loro porzione purinica sia metabolizzata ad acido urico, molecola coinvolta nella genesi della gotta, la quantità assunta con l’alimentazione è trascurabile rispetto a quella presente negli alimenti. Pertanto, il loro contributo allo sviluppo della gotta sembra essere insignificante.[12]

Più in generale, riguardo agli effetti sulla salute, non sono state trovate prove di effetti avversi sulla riproduzione, cancerogenicità, o teratogenicità.[6]

Si può quindi concludere che gli esaltatori di sapidità, quando utilizzati secondo specifiche linee guida, non sono dannosi per la salute.[13]

Bibliografia

  1. ^ a b Commission Regulation (EU) No 1129/2011 of 11 November 2011 amending Annex II to Regulation (EC) No 1333/2008 of the European Parliament and of the Council by establishing a Union list of food additives. https://eur-lex.europa.eu/eli/reg/2011/1129/2013-11-21
  2. ^ a b European Union. Guidance notes on the classification of a flavouring substance with modifying properties and a flavour enhancer. 27 May 2014. https://food.ec.europa.eu/system/files/2016-10/fs_food-improvement-agents_flavourings-guidance_modifying_properties.pdf
  3. ^ Food Standards Agency. Approved additives and E Numbers. Last updated: 16 July 2025.
  4. ^ a b c Yamamoto T., Inui-Yamamoto C. The flavor-enhancing action of glutamate and its mechanism involving the notion of kokumi. NPJ Sci Food 2023;7(1):3. doi:10.1038/s41538-023-00178-2
  5. ^ Zanfirescu A., Ungurianu A., Tsatsakis A.M., Nițulescu G.M., Kouretas D., Veskoukis A., Tsoukalas D., Engin A.B., Aschner M., Margină D. A review of the alleged health hazards of monosodium glutamate. Compr Rev Food Sci Food Saf 2019;18(4):1111-1134. doi:10.1111/1541-4337.12448
  6. ^ a b Ekelman K. and Raffaele K.C. Disodium 5′-guanylate and disodium 5′-inosinate. Additives evaluation branch, division of health effects evaluation. Center for food safety and applied nutrition. Food and Drug Administration, Washington, DC, USA.
  7. ^ a b c Briand L. and Salles C. 4 – Taste perception and integration. Editor: Etievant P., Guichard E., Salles C. and Voilley A. Booktitle: Flavor. Woodhead Publishing. 2016;101-119. doi:10.1016/B978-0-08-100295-7.00004-9
  8. ^ a b c Nelson D.L., Cox M.M. Lehninger. Principles of biochemistry. 8th Edition. W.H. Freeman and Company, 2021.
  9. ^ Moldovan O.L., Rusu A., Tanase C., Vari C.E. Glutamate – A multifaceted molecule: Endogenous neurotransmitter, controversial food additive, design compound for anti-cancer drugs. A critical appraisal. Food Chem Toxicol 2021;153:112290. doi:10.1016/j.fct.2021.112290
  10. ^ a b c EFSA. Call for data for the re-evaluation of ribonucleotides (E 626-635) as food additives. 28 June 2023.
  11. ^ Geha R.S., Beiser A., Ren C., Patterson R., Greenberger P.A., Grammer L.C., Ditto A.M., Harris K.E., Shaughnessy M.A., Yarnold P.R., Corren J., Saxon A. Multicenter, double-blind, placebo-controlled, multiple-challenge evaluation of reported reactions to monosodium glutamate. J Allergy Clin Immunol 2000;106(5):973-80. doi:10.1067/mai.2000.110794
  12. ^ Brulé D., Sarwar G., Savoie L., Campbell J., Van Zeggelaar M. Differences in uricogenic effects of dietary purine bases, nucleosides and nucleotides in rats. J Nutr 1988;118(6):780-6. doi:10.1093/jn/118.6.780
  13. ^ EFSA Panel on Food Additives and Nutrient Sources added to Food (ANS); Mortensen A., Aguilar F., Crebelli R., et al. Re-evaluation of glutamic acid (E 620), sodium glutamate (E 621), potassium glutamate (E 622), calcium glutamate (E 623), ammonium glutamate (E 624) and magnesium glutamate (E 625) as food additives. EFSA J 2017;15(7):e04910. doi:10.2903/j.efsa.2017.4910

Biochemistry and Metabolism