L’acido beenico (22 atomi di carbonio) è un componente importante dell’olio di Ben, anche detto olio di Behen o olio di Moringa, desctitto per la prima volta da Voelcker A. nel 1848, che viene estratto dai semi di Moringa oleifera e ha un utilizzo in campo cosmetico.
Il termine “beenico” deriva dal nome del monte persiano Bahman dove furono raccolti i semi di questo albero.
Appartiene al gruppo degli acidi grassi saturi (nessun doppio legame pertanto in notazione shorthand è indicato come 22:0). E’ anche membro del gruppo detto “acidi grassi a catena molto lunga” (da 20 atomi di carbonio in avanti).
PROPRIETA’
Peso molecolare: 340,58356 g/mol
Formula molecolare: C22H44O2
Nome IUPAC: acido docosanoico
Numero CAS: 112-85-6
PubChem: 8215
In forma purificata si presenta come un solido bianco-giallastro di consistenza cerosa, con punto di fusione è a 79,95 °C e di ebollizione a 306 °C a 60 mm Hg.
E’ spesso utilizzato per dare morbidezza ai balsami per capelli e alle creme idratanti.
SINONIMI
- acido 1-docosanoico
- acido n-docosanoico
- 22:0
Alimenti ricchi di acido beenico
E’ presente in quantità modeste, come estere del glicerolo, solo in alcuni grassi e oli.
Non è presente nelle carni fresche, sia rosse che bianche.
E’ assente dalle carni trasformate e conservate, se si escludono alcuni tipi di prosciutto crudo dove si ritrova in quantità ridottissime, come nel San Daniele, 0,01 g/100 g di parte edibile, o in tracce come nel Parma.
Non si ritrova nel latte e latticini, burro compreso.
E’ assente dalle uova.
Nei prodotti della pesca è presente in quantità ridottissima solo nel tonno, ventresca, in salamoia, 0,01 g/100 g di parte edibile.
Si ritrova invece in quantità apprezzabili in pochi vegetali:
- il contenuto più elevato si osserva nell’olio di arachidi, 3,25 g/100 di parte edibile; quantità ridotte sono presenti nell’olio di germe di grano e nell’olio di oliva, rispettivamente 0,1 e 0,09 g/100 g di parte edibile;
- il burro di arachidi ne contiene 1,28 g/100 g di parte edibile; è assente dalla margarina.
E’ assente nei cereali e derivati.
Non è presente nella frutta, neppure in quella secca oleosa.
Non si ritrova nei legumi, freschi e secchi, ma è presente, in quantità limitata nella farina di soia, 0,02 g/100 g di parte edibile.
Bibliografia
- Akoh C.C. and Min D.B. “Food lipids: chemistry, nutrition, and biotechnology” 3th ed. 2008
- Chow Ching K. “Fatty acids in foods and their health implication” 3th ed. 2008